EVOLUZIONE OLISTICA – La mia storia, parte 2

Avendo scoperto, attraverso gli argomenti trattati nel libro ”The Secret”, la possibilità di rivalutare l’esistenza con uno sguardo diverso, ho intrapreso questa strada necessariamente guidato da un pò di cautela e molto dall’istinto. E’ facile farsi abbindolare da discorsi entusiasmanti e poco approfonditi sulla famosa ”Legge di attrazione” senza rischiare di star semplicemente seduti a farsi film mentali, senza capire realmente o credere a cosa stai facendo e senza aver prima fatto un’analisi approfondita del nostro mondo di emozioni, pensieri, credenze profondamente radicate, intenzioni guidate dall’egoismo. Senza questi presupposti si rischia di andare incontro a frustrazioni ancora maggiori riguardo il senso di insoddisfazione che si vorrebbe facilmente cancellare nella propria vita. Immagino che molti con quel libro avranno creduto di aver scoperto il genio della lampada al quale ordinare ogni sorta di bene materiale.

Per me è stato un insieme di spunti interessanti in linea con la mia personale visione della vita, che sembravano poter dare una risposta alle domande che io mi ponevo, ma mi rendevo conto di dover approfondire. Il mio cruccio principale è stato capire quali sono i principi che guidano la vita di qualsiasi essere, la causalità di tutto ciò che accade. Inoltre ho anche sperato e cercato in qualche modo di trovare una guida spirituale,ma nella mia personalissima esperienza, andando avanti mi son reso conto che le guide che più di altre devo seguire le trovo nel silenzio e nello spazio che riesco a creare nel mio intimo. E’ anche vero che in questo cammino un pò solitario a volte è difficile tenere viva la volontà di cambiamento, ma questa è la mia sfida personale e in qualche modo con molta calma e costanza taglio nuovi traguardi.

Con questo mio approccio e con molta naturalezza quindi ho cominciato a praticare la meditazione che se da un primo momento un pò come per molti voleva soltanto dire ‘cercare di rilassarsi e respirare profondamente’ presto per me ha assunto un significato un pò più ampio. Inizialmente è stato per me lo strumento per ritrovare la consapevolezza di essere qualcosa in più che solo un debole involucro di carne ed ossa, ma ho cominciato a considerarmi e a sentire la verità di essere energia governata da spirito. In questo caso come poi ho poi ho fatto altre volte, il modo di praticare è stato quello di ”poggiare” il mio pensiero su questa constatazione, in uno stato di estremo relax (che riuscivo inizialmente a raggiungere soltanto aiutato da musica adatta, in particolare usavo ”Music for airports” di Brian Eno); il secondo step, che se si riesce a raggiungere è sempre buona cosa, è quello di abbandonare il concetto o se preferite la versione intellettuale e verbale di ciò su cui si medita per passare al ”sentire” in modo più diretto, prenderne coscienza. E’ come prendere un semino e poggiarlo sulla terra lì dove possa vederlo, poi con l’acqua della pazienza e della costanza questo semino penetra nella terra, lì dove non si vede più ma sicuramente avrà modo di radicarsi ed essere efficace.

Nel lungo termine questo mi ha portato in maniera evidente ad avere maggior confidenza con il mio corpo e mi ha permesso appunto di sentire ciò che necessita il mio corpo per star meglio, ad affrontare meglio le stagioni fredde o anche semplici mal di testa, liberandomi completamente dall’uso dei comuni farmaci per tutti i sintomi influenzali, ed è bello sapere di non avere il corpo zozzato di questi intrugli chimici e soprattutto sapere che non sono sempre indispensabili come si crede (consiglio invece vivamente di provare miele con curcuma e pepe nero, sempre efficace, trovate notizie sul web!).

In queste prime esperienze ho anche avuto conferma di qualcosa che già intuivo, cioè che lo scorrere del tempo non è qualcosa di realmente costante, ma credo sia più legato agli stati di coscienza e si può trovare che scorra sempre nello stesso modo finchè ci si trova in quello stesso stato di coscienza. Ma senza entrare nei dettagli di un argomento che avrebbe bisogno di una ricerca dedicata a sè, tanto personalmente mi affascina, vi dirò che in uno stato di estremo relax può sorprendere come quello che voi potreste percepire come una lunga fetta di tempo, finita la meditazione risulti a detta dell’orologio un tempo molto inferiore.

Queste sono state le mie prime piccole esperienze, ma nel tempo sono tante le sfaccettature del proprio essere che ha molta più importanza rivalutare e per far questo più alta e nobile è la motivazione che ci si dà, tanto più seriamente e con più costanza, credo, si può procedere in questa strada.

 

 

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